neve a Pralungo


Siamo in cinque: Franco, Nik, Davide, Gabri e Sergio B. Il maltempo dei giorni scorsi, soprattutto sabato, ci suggerisce prudenza e partiamo senza attrezzatura da scavo con l\'obiettivo di andare a vedere come si è comportato il buco in questa settimana.
Giunti a Prada troviamo la neve , pochi centimetri che aumentano man mano che si sale, la strada è pulita fino a metà poi seguiamo le impronte dei mezzi che ci hanno preceduto, il parcheggio alle due pozze è libero da neve ma sferzato da un vento terribile.
Mentre Sergio monta le catene Franco e Davide si incamminano verso la grotta, le Due pozze sono ghiacciate e nella conca abbiamo circa cinque centimetri di neve morbida, si procede bene ma se gela in futuro ci vorranno i ramponi.
Arrivati, Davide si mette una tuta mentre Franco non si mette nemmeno quella e scende solo col casco tanto andiamo a dare un\' occhiata, ma quello che abbiamo visto era troppo interessante per fermarci.
Nel corso della settimana è continuato a cadere materiale dal soffitto, terriccio misto a qualche sasso, sulla destra tra roccia e terra si è aperto uno spazio nero, con la mano tolgo del materiale per vedere meglio: il vuoto si allarga. Infilo la mano dentro al buco e riesco a staccare un grosso pezzo di terra e ora si vede bene: in fondo a quel nero c\'è una parete di roccia perfettamente pulita e levigata dall\'acqua, quel meandro che tanto abbiamo cercato nelle settimane passate è ora lì davanti a noi.
Davide mi passa la picozza e si scava per allargare ulteriormente il passaggio poi ci diamo il cambio e scavando si stacca un sasso infilato nel fango, si vede il meandro che curva a sinistra e poi sembra allargarsi. Pieni di entusiasmo e fango usciamo dalla grotta per informare gli altri che stanno arrivando con il fuoristrada. Gabri e Nik si vestono e scendono a continuare il lavoro, in breve allargano il passaggio quel tanto che permette al Nik di infilarsi e vedere che il meandro prima curva a sinistra poi a destra e continua con una condotta con roccia sopra e riempimento sotto che ovviamente dovremo asportare per passare meglio.
incredibile a dirsi proprio quella volta che non era in programma di lavorare, si riesce a fare la scoperta più importante: la grotta continua e bene.
Il ritorno al parcheggio è stata un\'avventura , nei tratti pianeggianti il fuoristrada procedeva bene ma in salita nonostante le catene slittava, io e Davide scendiamo a spingere poi scendono anche gli altri tutti insieme a dare una mano al motore per l\'ultima salita.
In grotta mi ero sporcato molto ma qui è arrivata la mazzata decisiva, ero proprio dietro la ruota posteriore, prima è affondata nella neve poi nel terreno e i miei pantaloni sono stati letteralmente mitragliati da schegge di pantano , ovviamnete non avevo il cambio tanto non andavamo in grotta. Sosta a Braga per uno spuntino e poi arrivato a casa non mi sono azzardato a mettere pantaloni e felpa in lavatrice, sono stati messi in un sacchetto e gettati direttamente nella spazzatura.
ciao Franco.



Articolo tratto da: Gruppo Speleologico Mantovano :: GSM - http://www.gruppospeleologicomantovano.it/
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